I dati dell'8 per mille: oltre un miliardo alla Chiesa cattolica
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Direttore: Alessandro Plateroti

I dati dell’8 per mille: oltre un miliardo alla Chiesa cattolica

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Secondo i dati del 2023, la Chiesa cattolica ha registrato un costante aumento delle preferenze dei contribuenti italiani.

Secondo le indicazioni dei contribuenti italiani per l’8 per mille, è di oltre un miliardo di euro la cifra destinata alla Chiesa cattolica. Questa ha infatti un ruolo predominante quest’anno, come già nell’anno del 2019, anche se nel 2023 c’è stato un un aumento della quota destinata allo Stato che si avvicina al 30%.

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Le scelte dei contribuenti italiani

Dai dati del Dipartimento delle Finanze, emerge che su oltre 41,5 milioni di contribuenti nel 2019, il 40,5% (poco meno di 17 milioni) ha espressamente indicato a chi destinare il proprio 8 per mille ripartito quest’anno.

Il 72% di essi hanno scelto la Chiesa Cattolica e il 22,6% hanno scelto lo Stato con il 22,6%. Rispetto ai dati ancora provvisori del 2020 e 2021, c’è una lieve riduzione delle preferenze sia per la Chiesa (che rispettivamente era stata scelta dal 70,3% e dal 69,5%), sia per lo Stato (che nel 2020 era stato indicato dal 23,9% dei contribuenti, e nel 2021 dal 24,6% di essi).

La terza scelta per il 2,9% degli italiani è stata la Chiesa Evangelica Valdese, che incassa 42 milioni di euro. A seguire viene indicata l’Unione buddista con 13 milioni, l’Istituto buddista italiano Soka Gakkai con 6 milioni e l’Unione comunità ebraiche con 4,4 milioni.

Di seguito troviamo l’arcidiocesi ortodossa con 3,3 milioni, l’Unione Chiese cristiane avventiste del settimo giorno con 2,3 milioni, l’Unione induista italiana con 1,8 milioni, le Assemblee di Dio in Italia con 1,4 milioni e infine solo 297mila euro per la Chiesa Apostolica.

I numeri per la Chiesa Cattolica

Sulla base della ripartizione dei fondi forniti dal Fisco, quest’anno alla Chiesa Cattolica spetteranno poco più di 1,039 miliardi di euro, mentre nelle casse dell’Erario saranno destinati 330 milioni di euro per: il sostegno all’edilizia scolastica, ai colpiti da calamità e per i Beni Culturali, nonché altri scopi di interesse pubblico.

A chi vanno i contributi di chi non indica nulla?

Come sancisce la legge 121 dell’85, “in caso di scelte non espresse dai contribuenti, la ripartizione avviene proporzionalmente alle scelte espresse”. Quindi anche chi non ha fatto una scelta, circa il 60% dei contribuenti, vedrà il suo 8 per mille ripartito in proporzione alle opzioni inserite nel modulo della dichiarazione dei redditi. I contributi andranno in primis alla Chiesa Cattolica e solo dopo allo Stato.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2023 15:08

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